Praiano

Praiano si stende a mezzacosta, parallela al mare, per un buon tratto di strada, a monte e a valle della statale. Case sparse, che a tratti si raggruppano, per tornare poi a sparpagliarsi nel verde. Ogni tanto, una scalinatella più o meno larga serpeggia tra le case per scendere giù fino alla costa impervia ed alta, tra terrazze di limoni e fiorita macchia mediterranea.
Qua e là, una caletta, una piccola spiaggia, un angolo di paradiso. Come per esempio la marina di Praia, l'unico vero approdo di questo aspro tratto di costa a cavallo di Capo Sottile.
Paese contadino e dal nobile passato, Praiano: fu sede di un'università angioina, residenza estiva dei dogi amalfitani, perfino luogo di produzione di sete pregiate. Tutto questo portò benessere e sviluppo economico, che tuttavia non poté compiersi del tutto a causa della preponderanza della vicina Amalfi. Non diversamente dagli altri paesi della Costa di Amalfi, poi, Praiano condivise il declino della potente Repubblica marinara, fino a conoscere l'amara povertà dei secoli scorsi e dell'inizio del Novecento.
Arrivò poi, il turismo, dapprima quello dei grandi viaggiatori, poi quello delle persone comuni, italiane e straniere.

